BREVE PRESENTAZIONE DEL CAI
Il Club Alpino Italiano è un’associazione con una storia di oltre 150 anni.
Il C.A.I. Club Alpino Italiano è la più antica associazione alpina, costituito il 23 ottobre 1863 a Torino - anche se si può affermare che la sua fondazione ideale sia avvenuta il 12 agosto dello stesso anno, durante la celeberrima salita al Monviso ad opera di Quintino Sella, Giovanni Baracco, Paolo e Giacinto di Saint Robert.
Il Club Alpino Italiano è una libera associazione nazionale che, come recita l’art. 1 del suo Statuto: “ha per iscopo l’alpinismo in ogni sua manifestazione, la conoscenza e lo studio delle montagne, specialmente di quelle italiane, e la difesa del loro ambiente naturale”.
Attualmente l'associazione conta:
- 316.000 soci circa
- 470 Sezioni
- 318 Sottosezioni
- 737 Rifugi alpini
- 39 Delegazioni di soccorso alpino
In particolare, in applicazione della legge 24 dicembre 1985, n. 776 relativa a nuove disposizioni sul Club Alpino Italiano, l’Associazione provvede, a favore sia dei propri Soci sia di altri e nell’ambito delle facoltà previste dallo Statuto:
- alla diffusione della frequentazione della montagna e all’organizzazione di iniziative alpinistiche, escursionistiche e speleologiche capillarmente diffuse sul territorio nazionale.
- al tracciamento, alla realizzazione e alla manutenzione di sentieri, opere alpine e attrezzature alpinistiche.
- alla formazione di 22 diverse figure di titolati (istruttori, accompagnatori ed operatori), necessarie allo svolgimento delle attività citate.
- all’organizzazione ed alla gestione di corsi d’addestramento per le attività alpinistiche, scialpinistiche, escursionistiche, speleologiche e naturalistiche volti a promuovere una sicura frequentazione della montagna.
- alla realizzazione, alla manutenzione ed alla gestione dei rifugi alpini e dei bivacchi d’alta quota di proprietà del CAI o delle singole Sezioni fissandone i criteri ed i mezzi, quantificati ad oggi in 761 strutture per un totale di 21.681 posti letto.
- all’organizzazione ed alla gestione di corsi di preparazione professionale per guida speleologica, nonché di corsi di formazione professionale per il Servizio Valanghe Italiano (SVI).
- alla promozione di attività scientifiche e didattiche per la conoscenza di ogni aspetto dell’ambiente montano, nonché di ogni iniziativa idonea alla protezione ed alla valorizzazione dell’ambiente montano nazionale, anche attraverso l’operato di organi tecnici nazionali e territoriali.
- alla promozione di iniziative di formazione di tipo etico-culturale, di studi dedicati alla diffusione della conoscenza dell’ambiente montano e delle sue genti nei suoi molteplici aspetti: della fotografia, della cinematografia di montagna e della conservazione della cultura alpina.
- all’organizzazione, tramite il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS), struttura operativa del CAI, di idonee iniziative tecniche per la vigilanza e la prevenzione degli infortuni nell’esercizio delle attività alpinistiche, escursionistiche e speleologiche per il soccorso degli infortunati o dei pericolanti e per il recupero dei caduti.
L’entusiasmo del grande apporto volontaristico che lo contraddistingue nel panorama associazionistico italiano ha permesso di concretizzare nel tempo un ampio ventaglio di realizzazioni a favore della montagna e dei suoi frequentatori quali rifugi, bivacchi, sentieri, rimboschimenti, opere sociali.